RIFORMA DEL TERZO SETTORE VERSO LA PROROGA DEI TERMINI PER LA MODIFICA DEGLI STATUTI E L’EMANAZIONE DEI DECRETI CORRETTIVI

Sono molte le novità che arrivano dalle riunioni di Giunta e Consiglio CONI convocate per il 10 luglio e dall’arrivo in Parlamento del decreto correttivo del codice del terzo settore.

A partire dai provvedimenti del Governo, che con il cosiddetto “decreto dignità”, ha cancellato, oltre alle società sportive lucrative, la norma che riconduceva le collaborazioni sportive a collaborazioni coordinate e continuative, mentre con l’approvazione del decreto correttivo sulle imprese sociali ha fatto fare un altro passo importante alla riforma del Terzo Settore.

II CONI invece, che aveva messo in programma di deliberare su società sportive lucrative e collaborazioni sportive, si è comprensibilmente trovato spiazzato, ed ha pensato bene di accompagnare questo scenario in rapida trasformazione limitandosi ad approvare la modifica del suo statuto secondo quanto previsto dalla legge 8/2018 sulla durata dei mandati dirigenziali: era difficile, del resto, chiedergli molto di più, visto che ciò che voleva regolamentare era qualcosa che già era stato abrogato!.

Novità anche dal Senato, dove i capigruppo di Lega e 5 stelle, hanno presentato una proposta di legge che proroga di sei mesi il termine assegnato al Governo per riformare il codice del terzo settore, il decreto sull’impresa sociale e quello sul servizio civile universale. Già approvata dall’Aula, con modifiche, la proposta passa ora all’esame della Camera dei Deputati.

Ci sono da segnalare infine le proposte del Forum del terzo settore, che i sei mesi di proroga li ha chiesti per la modifica degli statuti di APS, ODV, imprese sociali etc., e dell’Ordine dei dottori commercialisti, che chiede che le ASD che si iscrivono nel registro del Terzo settore possano mantenere la ex 398/91, e l’approvazione, da parte della Regione Lombardia, di un bando per contributi ad APS e ODV.

Ma andiamo per ordine…

 

DECRETO DIGNITA’: ABOLITE LE SOCIETA’ SPORTIVE LUCRATIVE E RITORNO AL PASSATO PER I “COMPENSI SPORTIVI”

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 13 luglio scorso del decreto legge 12 luglio 2018, n.87 (Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese), il Governo  ha disposto (articolo 13) l’abrogazione dei commi 353, 354, 355, 358, 359 e 360 della legge 205/2017, con i quali erano state fatte nascere le società sportive lucrative e si era dato al CONI il potere di stabilire quali fossero le “collaborazioni sportive” che costituivano oggetto di collaborazioni coordinate e continuative. Per il giudizio politico, molto positivo, dato dall’AICS al provvedimento di cancellazione delle SSD lucrative, si rimanda all’intervento del Presidente nazionale Bruno Molea su AICS ON LINE n.555. Per quanto riguarda invece le novità introdotte in materia di collaborazioni sportive si rimanda all’intervento, come al solito prezioso, del nostro Luigi Silvestri sul precedente numero (13) di questa newsletter.

Con Luigi Silvestri, che nel suo intervento ha sottolineato come il suddetto comma 359 sui  compensi sportivi “conferiva certezza giuridica sulla tipologia di tali redditi, sgombrando il campo da dubbi di natura giuridica e fiscale”, merita qui porsi una domanda: è stato proprio opportuno abolire questa norma per intero? E che fine ha fatto il gran lavoro che, si diceva, CONI e Ispettorato Nazionale del Lavoro stavano facendo per dare certezze ai collaboratori sportivi e semplificare le procedure che regolano le loro collaborazioni? Non è il caso di riprenderlo in mano?

Il decreto legge contiene poi una novità in materia di trasmisisone dei dati della fatture (il cosiddetto spesometro) che riguarda anche le nostre affiliate in possesso di Partita IVA: il termine per l’invio dei dati del primo semestre 2018 è fissato al 30 settembre prossimo; quello dei dati relativi al secondo semestre è fissato al 28 febbraio 2019.

 

APPROVATO IL DECRETO CORRETTIVO SULL’IMPRESA SOCIALE.C’E’ TEMPO SINO AL 20 GENNAIO 2019 PER MODIFICARE GLI STATUTI DI QUELLE ESISTENTI

Dopo i pareri favorevoli della Commissione speciale per gli atti di Governo del Senato (22 maggio) e della Camera (7 giugno), il decreto ha avuto il via libera definitivo del Governo, che nella seduta del 17 Luglio ha approvato il testo definitivo.

Lo annuncia un comunicato stampa di Palazzo Chigi, con il quale si accenna anche alle principali novità apportate al decreto legislativo 112/2017.

Il decreto correttivo, che come ci informa il comunicato tiene conto dei pareri espressi dalle Commissioni specialisuddette, proroga tra l’altro al 20 gennaio 2019 il termine (originariamente stabilito al 20 luglio 2018) per l’adeguamento degli statuti delle imprese sociali alle disposizioni del decreto 112/2017.

La nostra Associazione ha espresso il proprio apprezzamento per l’approvazione del decreto, ed è anche in questo caso puntualmente intervenuta (vedi intervento su AICS ON LINE 557 del responsabile del terzo settore Maurizio Marcassa).

Su Vita.it potete leggere un primo commento alle novità introdotte. Con Alessio Silvestri, questa newsletter approfondirà i contenuti del decreto al momento della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, così come egli aveva già fatto nello scorso ottobre con l’articolo “Riforma delle imprese sociali. Nuovi vantaggi per imprenditori, investitori e cittadini”

 

DECRETO CORRETTIVO SUL CODICE DEL TERZO SETTORE

Continua il dibattito, nelle Commissioni di Camera e Senato competenti ad esprimere il loro parere, sullo “Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117, sul Codice del Terzo Settore” approdato lo scorso 21 giugno alla loro attenzione.

Le commissioni della Camera (XII Affari sociali e V Bilancio), dovevano concluderne l’esame entro il 21 luglio, mentre per quanto riguarda il Senato della Repubblica, la commissione 1° Affari Costituzionali, la V° Bilancio e l’11° Lavoro, stanno predisponendo la proposta di parere. Parere positivo, con condizioni e rilievi,  è già stato invece espresso dalla 6° Commissione Finanze e Tesoro nella seduta dell’11 luglio.

Aldilà dell’iter dei lavori, la domanda da porsi è oggi comunque un’altra: il Governo approverà ugualmente, come auspicabile, il decreto correttivo entro il termine di legge fissato al 2 agosto, visto che si sta andando verso una proroga di QUATTRO mesi del termine assegnato al Governo per riformare il codice del terzo settore, il decreto sull’impresa sociale e quello sul servizio civile universale?

E si raccoglieranno le indicazioni pervenute da numerosi enti e soggetti nelle audizioni delle scorse settimane? Tra di esse, merita segnalare quelle, fondamentali, del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, che propone che le ASD possano mantenere il regime fiscale della Legge 398/91 anche iscrivendosi al registro unico del Terzo settore, e del Forum del terzo settore, che chiede siano concessi ulteriori 6 mesi (quindi scadenza agosto 2019) per la modifica degli statuti.

 

DISEGNO DI LEGGE PER LA PROROGA DEL TERMINE PER L’ESERCIZIO DELLA DELEGA PER LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

E’ velocissimo l’iter di approvazione del disegno di legge presentati dai capigruppo di Lega e 5 Stelle al Senato, “Proroga del termine per l’esercizio della delega per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale, di cui alla legge 6 giugno 2016, n. 106” con il quale essi proponevano una proroga di sei mesi del termine assegnato al Governo per riformare il codice del terzo settore, il decreto sull’impresa sociale e quello sul servizio civile universale.

“Il rilievo, l’ampiezza e la complessità delle questioni disciplinate dai decreti legislativi” si legge nella relazione di accompagnamento alla proposta di legge “e la necessità di tenere conto in modo adeguato dell’esperienza maturata nel frattempo giustificano l’esigenza di ampliare il termine per l’esercizio della delega per l’adozione dei decreti integrativi e correttivi, portandolo da dodici a diciotto mesi.”

L’Assemblea di Palazzo Madama ha già approvato la proposta, che ora passa alla Camera, ma con una modifica: il termine uleriormente assegnato per esercitare la delega è stato fissato in quattro mesi rispetto ai sei della proposta di legge.

 

IL CONI RIFORMA IL PROPRIO STATUTO. LIMITE AL MANDATO DI DIRIGENTI DI CONI, FEDERAZIONI, DISCIPLINE SPORTIVE ASSOCIATE ED ENTI DI PROMOZIONE SPORTIVA

Il Consiglio Nazionale CONI che si è tenuto lo scorso 10 luglio ha approvato all’unanimità la Delibera per il recepimento della legge n° 8 del 11 gennaio 2018.

La legge, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.35 del 12 febbraio 2018, prevede come noto che il presidente e i membri degli organi direttivi di CONI, CIP, Federazioni Sportive, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva, e delle loro strutture territoriali, non possano svolgere più di tre mandati.

Si fa eccezione per quanti erano in carica alla data di entrata in vigore della legge (13 febbraio 2018) che possono svolgere, se eletti, un ulteriore mandato. Per i Presidenti in carica, ciò è possibile solo se vengono eletti con una maggioranza non inferiore al 55% dei votanti.

Anche la nostra Associazione dovrà uniformarsi entro 4 mesi dall’approvazione delle modifiche statutarie da parte del CONI. Se ne parlerà nell’Assemblea Nazionale che si terrà a Salerno in Novembre.

 

Da AICS.IT, a cura di Pier Luigi Ferrenti, Responsabile nazionale Organizzazione

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