La Mission Di Aics

Negli ultimi anni cultura e sport hanno acquisito un’importanza centrale nel nostro sistema sociale come mai in passato. E’ cresciuta la consapevolezza dell’importanza dell’attività motoria per una vita più sana ed equilibrata. Ma è altrettanto vero che se a questa si accompagna un maggiore consumo di cultura e una migliore istruzione, i fattori di positività e il numero dei praticanti e della frequenza della pratica crescono notevolmente.

E anche l’offerta si è mostrata estremamente dinamica e attiva.

Ma la drammatica carenza di risorse che la crisi di questi anni sta evidenziando insieme alle politiche basate sulle emergenze e sui tagli senza una visione complessiva hanno portato ad un inversione del fenomeno e soprattutto all’arresto di molte delle azioni avviate a favore dello sport di cittadinanza e per allargare la pratica sportiva.

Viene richiesto all’associazionismo di partecipare al percorso per superare la crisi e di assumersi quella responsabilità sociale necessaria per rilanciare il dialogo e arginare la deriva sociale e economica che la crisi sta provocando.

Costruire legami nel territorio, realizzare solidarietà e partecipazione civica è da sempre stato il motivo principale dell’agire associativo e fin troppo facile ritorna il richiamo al senso di responsabilità sociale e alla sussidiarietà tra pubblico e privato sociale che troppe volte sembra essere una mera richiesta di sostituzione alle carenze dell’azione pubblica o mero gestione di politiche sociali da altri definite.

Uno sport che è un'attività umana che si fonda su valori sociali, educativi e culturali essenziali. È un fattore di inserimento, di partecipazione alla vita sociale, di tolleranza, di accettazione delle differenze e di rispetto delle regole, che è liberamente associata alla ricreazione e alle attività sociali.

Una attività sportiva che è diritto di cittadinanza da realizzare e come parte essenziale del welfare deve essere garantito e accessibile a tutte e a tutti, nel rispetto delle aspirazioni e delle capacità di ciascuno e nella diversità delle pratiche agonistiche o amatoriali, organizzate o individuali.

Obiettivo primario di una società – intesa come insieme di cittadini, istituzioni, soggetti sociali organizzati – è la promozione del benessere integrale della persona, cioè la costruzione di condizioni affinché ciascuno, a prescindere da condizioni fisiche, psichiche, sociali o reddituali possa avere la possibilità di liberamente esprimere le proprie potenzialità e di vivere in pienezza il proprio progetto di vita. Le politiche di welfare, in questo contesto, sono il primo e principale strumento per la costruzione di una società che abbia al centro la persona, ogni singola persona.

Qual è il ruolo dell’AICS

Certamente quello di rendere possibile la relazione tra persone che fanno parte delle associazioni sportive e di organizzare e mettere a disposizione spazi per praticare lo sport .

Ma non solo.

La pratica sportiva dall’AICS è intesa come un diritto di cittadinanza da realizzare. Tutti i cittadini devono poter fare sport. Lo sport come una parte essenziale del welfare che va garantito a tutti i cittadini, Sport di cittadinanza non è diritto voluttuario ma primario.

Le barriere sociali non sono le uniche barriere che impediscono la realizzazione dello “sport per tutti”, c’è anche una barriera tecnica, una barriera anche dentro lo sport.

Se lo sport è soltanto prestazione e record, non può essere per tutti. Può essere formalmente aperto a tutti, ma è tecnicamente riservato ai migliori.

Nella cultura dello sport per tutti, il diritto allo sport significa il diritto a correre, a nuotare, a giocare ANCHE SE NON SEI VELOCE, anche se sei lontano per età o condizione fisica dall’immagine ideale dello sportivo e del campione

Questi sono anche i principi alla base dell’azione di un Ente di Promozione Sportiva e Promozione Sociale come l’AICS.

* LO SPORT PER TUTTI, LO SPORT DI TUTTI: LO SPORT DI CITTADINANZA

Lo sport attivo è diventato, e sempre più sta diventando, parte stabile del progetto di vita di giovani e anziani, uomini e donne, senza limiti di età, di censo, di provenienza geografica, di cultura, di abilità. La possibilità di accedervi viene concepita in forma diversa dal passato: attività non più riservata a pochi, ma diritto di tutti che si configura come espressione di un nuovo diritto di cittadinanza e di partecipazione attiva.

E’ ormai assodato che praticare un’attività sportiva serve a prevenire problemi di salute quali l’obesità infantile e le malattie cardiocircolatorie.

Inoltre è unanimemente riconosciuta la funzione sociale ed educativa dello sport: basti pensare al supporto che le attività sportive danno all’integrazione dei diversamente abili e al ruolo sempre più centrale nell’inclusione di soggetti svantaggiati (minori a rischio, immigrati).

Lo sport è apertura ad ambiti nuovi.

Lo sport è comunicazione e relazione.

Lo sport è istruzione e formazione

Lo sport è trasmissione di valori.

Quali basi per l’azione AICS

Si tratta quindi di inserire le associazioni sportive in un ambito associativo più ampio in cui vengano favoriti gli scambi tra realtà locali diverse.

Si tratta anche di creare sinergie tra iniziative sportive ed iniziative culturali, artistiche, turistiche ed educative.

Cosa che si verifica ad esempio nelle iniziative di sport sociale come il Corritalia o la Festa della Solidarietà e nelle giornate durante le quali vengono organizzati i meeting nazionali delle varie specialità sportive in sempre diverse località italiane.

L’obiettivo in questi casi, è quello di gettare ponti tra realtà diverse.

Per rilanciare una politica di promozione e partecipazione attiva dei cittadini e dell’associazionismo alla vita pubblica occorre che si faccia chiarezza e differenza tra sport di cittadinanza e sport di prestazione.

L’AICS e tutto il movimento degli EPS non possono certamente lasciare alle sole Federazioni Sportive il compito di avviare alla pratica sportiva. Ciò innanzitutto per rispettare valori che sono alla base della nostra cultura sportiva, come il rifiuto degli eccessi agonistici e della specializzazione precoce, delle distorsioni indotte dall’affermarsi del professionismo in molte discipline anche ai livelli giovanili. In secondo luogo per riaffermare il concetto – basilare per l’AICS – dello sport come fatto culturale, come importante elemento dei processi educativi e di socializzazione.

Lo sport ha ancora molto da dare all'individuo e alla società, a condizione che si imponga una rinnovata cultura dell'attività sportiva e che il modello perseguito sia appunto quello aperto a tutti, che costruisce cittadinanza, partecipazione, formazione umana, integrazione e coesione sociale.

Se lo si vuole, e si rende facile l'accesso agli impianti e alle attività, nessuno è escluso dallo sport e lo sport può essere davvero per tutti.

Ezio Dema
Vice Presidente AICS Nazionale