CODICE DEL TERZO SETTORE E REGIME TRANSITORIO: CHIARIMENTI DEL MINISTERO DEL LAVORO

Cosa prevede la circolare del 29/12/2017

Il Ministero del Lavoro con la circolare n° 34/0012604 del 29/12/2017 ha fornito importanti precisazioni in merito al raccordo fra le normative dettate dal codice del terzo settore (d.lgs  117/2017) e l’operatività del Registro Unico, nel periodo transitorio fino all’entrata in vigore di quest’ultimo.

Di seguito, i principali chiarimenti forniti dal Ministero:

 

1.      FUNZIONAMENTO DEI REGISTRI ESISTENTI NELLA FASE TRANSITORIA

Le iscrizioni agli attuali registri (del volontariato, delle A.P.S. e delle O.N.L.U.S.) continueranno ad essere regolate dalle procedure oggi in essere ma in merito alla sussistenza dei requisiti  richiesti per l’iscrizione vi è una sostanziale differenza fra gli Enti già esistenti al 03/08/2017 e quelli costituiti dopo tale data.

 1.a  Per gli Enti già esistenti, ai fini dell’iscrizione ai registri in essere, l’esame burocratico degli statuti verterà sulla congruenza degli stessi con le normative antecedenti alla pubblicazione del Codice del Terzo Settore (di seguito C.T.S.).

Eventuali discordanze rispetto alla nuova normativa potranno essere regolarizzate entro 18 mesi con apposita modifica statutaria.

 1.b  Gli Enti che si sono costituiti dopo il 03/08/2017 sono sin da subito tenuti a conformarsi alle nuove previsioni normative del C.T.S. “laddove applicabili immediatamente” (si pensi al numero minimo di associati o all’acronimo A.P.S. oppure O.d.v.)

Invece, ad esempio, gli adempimenti pubblicistici legati al registro stesso (pubblicazione del bilancio, pubblicazione cariche, etc) non troveranno applicazione immediata ma solo dalla data di operatività del R.U.N.T.S.

Allo stesso modo, anche la procedura semplificata di riconoscimento della personalità giuridica degli Enti associativi di cui all’art.22 del C.T.S. entrerà in vigore successivamente alla piena operatività del R.U.N.T.S.

 

2.      BILANCIO D’ESERCIZIO E BILANCIO SOCIALE

La circolare sottolinea come la mancanza della modulistica (da definire con apposito decreto del Ministero del Lavoro) non esonera gli Enti del terzo settore dal redigere il Bilancio di esercizio ma, piuttosto, comporterà una naturale eterogeneità dei bilanci predisposti, ferma restando l’impossibilità di pubblicare gli stessi fin tanto che non entrerà in vigore il R.U.N.T.S.

D’altro canto, la redazione del bilancio sociale, obbligatorio solo per gli enti di maggiori dimensioni, è sospesa in attesa della pubblicazione delle linee guida da parte del Ministero del Lavoro.

 

3.   OBBLIGO DI   PUBBLICAZIONE COMPENSI ED EMOLUMENTI  SUL SITO INTERNET

Il Ministero ha precisato che l’obbligo della pubblicazione annuale sul sito internet degli emolumenti e compensi attribuiti dagli E.T.S. ai componenti degli organi di amministrazione e di controllo, ai dirigenti e ai propri associati (art.14 comma 2 del C.d.S.), troverà attuazione dal 2019 con riferimento alle erogazioni disposte nel 2018.

di Alessio Silvestri

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